Casa Pamio è costituita da due distinti corpi di fabbrica. L’edificio a sinistra, si sviluppa su due livelli fuori terra, mentre l’altra porzione è costituita da tre piani oltre al pianterreno. La facciata s’imposta su un portico con due archi ribassati sostenuti da un pilastro centrale e caratterizzati, nella parte sommitale, da decorazioni a graffito rese tramite l’alternanza di fasce orizzontali parallele e campite da motivi decorativi vari (a squame, ad ovuli, cordonatura e cornucopie nelle vele degli archi).
Lo spazio nel quale sono raffigurate due scene con soggetti di carattere mitologico, è incorniciato da un marcapiano graffito con decorazione ad archetti e motivi floreali, sovrastato da un fregio con motivi vegetali alternato a grifoni e bucrani. Sul prospetto sud del corpo di fabbrica di sinistra è rappresentata la scena mitologica del Giudizio di Paride. Su di un prato sonnecchia una capra tra tronchi esili e uccelli appollaiati. Paride, seduto, protende in avanti il braccio destro nell’atto di sorreggere il pomo della discordia. Era, Atena e Afrodite, attendono il giudizio del giovane. Come nell'iconografia tradizionale, non mancano i dettagli dei calzari indossati dal giovane troiano e della lunga asta poggiata in parte sulla spalla sinistra.
Tra le due finestre di forma rettangolare del secondo corpo di fabbrica (a sinistra), è visibile la figura di Orfeo tra gli animali, nel gesto tipico di suonare la lira. Tra i vari animali raffigurati si riconoscono due fenicotteri, un serpente avvolto al tronco di un albero sul quale, su di un pilastrino in blocchetti di pietra, siede una scimmia.