L’analisi stratigrafica del prospetto nord ha permesso di identificare principalmente tre fasi.
1.All’edificio originale appartiene la zona del portico e perciò i plinti, le colonne in trachite, i capitelli, i peducci e la muratura in laterizio in corsi orizzontali.
2.Alla seconda fase sono ascrivibili la trifora centrale, le due monofore laterali e la fascia di muratura con laterizi di tipologia leggermente differente dalla prima per colore e dimensioni.
3.Una terza fase corrisponderebbe all’innalzamento di un ulteriore piano al di sopra del piano nobile. Questa sopraelevazione si desume dal confronto con le fotografie storiche: Del resto i laterizi utilizzati in questa fase sono per tipologia, colore e dimensioni differenti dalle due fasi precedenti. A questo intervento costruttivo sono ascrivibili le tre monofore quadrangolari del piano superiore, le due monofore rettangolari che si affiancano alla trifora in pietra di Nanto del piano nobile (corrispondenti ad uno spostamento di finestre originali in principio adiacenti alla trifora stessa) e l’inserimento del balconcino in pietra di Nanto. Verosimilmente sarebbero state aggiunte in questo momento anche le due ghiere frammentarie del piano nobile.
Cronologia
I.La prima fase è ascrivibile ad un periodo compreso tra Duecento e Trecento per la formula di portico con arcate sostenute centralmente da colonne e pilastri come piedritti laterali; la tipologia di capitello scantonato trova numerosi confrontri nel centro storico di Padova, sempre riferibili a quest’epoca e lo stesso vale per la doppia ghiera degli archi.
II.La seconda fase è stata datata a partire del Quattrocento.
III.Per l’ultima fase la datazione ipotizzata è tra 1930 e 1950 in base ai confronti con le fotografie storiche. Dall’analisi risulta che le ghiere frammentarie presenti al piano nobile, nonostante siano di tipologia tardo duecentesca, sono state aggiunte in un momento successivo. Quest’affermazione è avvalorata da due evidenze: nella fotografia del 1930 non sono presenti questi bardelloni e affianco ai due bardelloni i laterizi sono simili a quelli di terza fase pur essendo inseriti nella fascia dov’è prevalente la muratura di seconda fase. Questo porterebbe a supporre un inserimento più tardo dei due bardelloni con uno scopo decorativo o per dotare il fabbricato di un’aurea di maggiore antichità.