Gli elementi che hanno attirato l’attenzione degli studiosi sono il porticato in forme romaniche e le ghiere frammentarie del piano nobile (Chevalier 1831; Zuliani 1977, p. 24).
I mascheroni sopra i capitelli sono stati paragonati da alcuni studiosi a quelli dell’Arco della Corda del Palazzo della Ragione (Chevalier 1831).
Tuttavia, secondo Zuliani l’elegante disegno degli archi indicherebbe un periodo posteriore alla struttura duecentesca del Salone (Zuliani 1977, p. 24, nota 9).
Secondo Zandarin l’edificio può essere inserito, per l’equilibrio formale del porticato, nella corrente “classicheggiante” caratteristica dell’architettura due-trecentesca di Padova (Fontanelli, Bresciani Alvarez 1997, Tavola 21).