Alla prima fase riferibile al XII secolo, sono inerenti la base in trachite e iparte dell’alzato in laterizio. Un edificio documentato dal Catasto napoleonico e da labili tracce sui laterizi, si addossava al lato est della torre. Sul lato nord sono visibili una ghiera a sesto ribassato in laterizio, uno stipite in laterizio e una serie di pietre disposte in modo trasversale, inerenti al punto di innesto di una scala che conduceva alla porta della torre.
La seconda fase è caratterizzata da due bifore al di sotto delle quali si documentano tre archi a tutto sesto impostati su due piccoli blocchi di pietra, forse inerenti ai modiglioni ancora visibili nel 1765; è probabile che si trattasse di un balcone. Per la tipologia delle aperture, questa fase si data al XIII secolo.
Nella terza fase vennero eliminate le bifore e le scale di accesso. Tramite fonti scritte sappiamo che nel 1493 la torre venne trasformata in campanile.
Dal XV secolo la struttura inizia ad avere grossi problemi statici. Infatti, nella seconda metà del XVI secolo la base venne rinforzata e la parte alta abbellita con una cupola ricoperta da lastre di piombo che venne colpita da un fulmine nel 1576 e ristrutturata nel 1581, occasione nella quale venne issata sulla cupola una sfera armillare.
Tra XVII e XVIII secolo furono aperti due fori e porte agli angoli del campanile. Nella quarta fase, riferibile al XVIII secolo, vennero tamponate due porte che creavano problemi statici alla torre: la presenza delle due aperture è documentata solo tramite le fonti.
La quinta fase si colloca tra il XIX e il XX secolo, momento in cui la campana e la base di sostegno del campanile vennero sostituite. Nel 1847 si procedette ad una serie di ristrutturazioni della torre per rafforzare gli angoli dell’edificio, mentre nel 1851 ci furono interventi di risanamento del campanile e della cupola. Nel 1914 la torre fu demolità per metà in quanto presentava gravi problemi di inestabilità.