Un tempo la torre era affiancata ad un palazzo, detto Cà Bianca, appartenente alla famiglia dei Papafava. In antichità la strada su cui sorgeva il complesso era denominata contrada Beccherie per la presenza di un pubblico macello detto Beccheria Grande, fatto costruire nel 1398 da Francesco Novello da Carrara. Torre e palazzo erano ubicati nel centenario di San Martino, facente parte del rione Torricelle, sulla cosiddetta isola del Gallo. La torre è documentata da fonti scritte già nel 1289.

Nel medioevo, tra via Cesare Battisti e via VIII Febbraio, si ergevano tre case dei Papafava: la Ca’ Bianca (domus alba a turri), la Ca’ della Moneta (domus monetae) e la Ca’ Nova (domus nova). Dalle fonti si deduce che la torre era affiancata dalla Ca’ Bianca in cui nel 1318 vi dimorò Jacopo I il Grande, capitano del popolo in quell’anno.

Nel 1345  i beni dei Papafava vennero confiscati e le loro case passarono in mano ai Carraresi, che le trasformarono in locanda detta Hospitium Bovis, a causa della presenza di un’insegna con un bucranio (da qui  il nome Bo). L’albergo era annoverato tra i più belli dell’Italia come attesta anche il Savonarola: «quo nullum in Italia pulchrius aut magnificentius existit» (non ne esiste in Italia di più bello e magnifico).

Nel Bo vi erano 40 stanze ( tra cui le “camere della torre”)  aveva quindi nel XIV e XV secolo una funzione abitativa.

Nel 1405 il complesso venne acquistato dal macellaio Jacopo Marcolini e nel 1493 un suo discendente lo cedette al Rettore dei Giuristi. Con questo passaggio di proprietà l’albergo inizia a ricoprire il ruolo che ha ancora oggi: sede dell’Università. Dal 1493 al 1552 si susseguirono una serie di lavori di risistemazioni che compresero anche la domus Alba e portarono il Bo ad avere le fattezze attuali. È con questa trasformazione funzionale che la torre venne trasformata in campanile.

Un documento del 1746 descrive la torre sottolineando la presenza dei blocchi in trachite per 3,96 m di altezza, una pianta alla base che misurava 6,18 m di lato, con spessore dei muri stimati a 2,54 m..

Nel 1765 un sopralluogo stabilisce che sicuramente la parte sommitale era opera recente, mentre rimaneva l’indecisione se ritenere appartenente ad un unica fase costruttiva il basamento in pietra e il muro a cassa o se fossero da ascrivere a due momenti costruttivi diversi.

Porta delle Beccarie Detta anche Porta della "Vacca", si trovava all'altezza di Via Cesare Battisti, al termine della strada che costeggia la Torre del Bo (informazione tratta da http://digilander.libero.it/padovawalls/guida_mura_medievali.html)

Prospetto Est prima della parziale demolizione nel 1914 per problemi statici